Amici - Associazione «L’AIRONE: tra voli di poesia»

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Questa pagina è dedicata a coloro che, pur non essendo iscritti alla nostra Associazione, sono legati a noi dalla passione e l'entusiasmo per la poesia.
Sono "Amici in poesia" che hanno condiviso con noi momenti "speciali" partecipando ai nostri eventi ed iniziative e con i quali c'è un continuo confronto di idee e considerazioni che arricchisce ulteriormente il nostro bagaglio culturale.


Gilberto Antonioli
Giornalista e poeta, è nato a Verona, dove risiede.
Dopo aver seguito il Corso di Laurea in Economia e Commercio, presso l’Università di Verona e di Giurisprudenza, presso l’Università di Ferrara, ha conseguito il diploma di laurea:
in Giurisprudenza,  in Filosofia,  in Magistero di Scienze Religiose, in Teologia,  in Lettere,  in Filologia della letteratura italiana, in Storia e Geografia dell’Europa e in "Filologia e critica letteraria".
Ha frequentato il Corso Triennale di Giornalismo, presso l’Istituto Superiore di Giornalismo e della Comunicazione Televisiva di Milano, durante il quale ha partecipato ai Corsi di studi su Tecniche e Cultura delle Pubbliche relazioni e di Metodologie e cultura dell’Informazione. Ha frequentato Corsi di Storia dell’Arte presso l’ "Accademia Cignaroli" e di Cultura politica presso la Fondazione "Toniolo" di Verona.

Ha collaborato con diverse riviste e quotidiani, veronesi e nazionali fra cui l’Arena, Stadio, Arte in, Arte Illustrata, Verona Magazine, Calcio dilettante, Il Convivio, Silarus, ecc.
Si sono interessati alla sua opera Roberto Sanesi, Sandro Mozzambani, Mario Luzi, Domenico Cara, Stefano Verdino, Giulio Galetto, Augusto Barbi, Alberto Armellin, Michele Gragnato, Michele Alemanno, Fulvio Aglieri, Massimo Scrignoli, Eugenio Rebecchi, Cristina Simonelli, Giuseppe Chiecchi, Peter Russel, Antonio Romano, Liliane Bonfils, Yvonne Dorota e altri.
Fa parte di varie Accademie Letterarie. È stato premiato in molti concorsi di poesia conseguendo numerosi primi premi ( L’Amaro Miele di Padalino-Ragusa, Urania di Montercorvino-Salerno, Pablo Neruda di Pinerolo-Torino, Val di Magra di Aulla-La Spezia, Città di Pompei di Napoli, Città Viva di Ostuni, Nino Palumbo di Bari, Napoli 2002 di Napoli, La Leonessa di Brescia, Città di Mesagne, Fra le Mura di Pizzighettone-Cremona, ecc.) e altri importanti riconoscimenti.

Delle sue poesie, alcune sono state musicate, altre sono state tradotte in francese, tedesco, polacco e si trovano in importanti Antologie. Ha pubblicato i seguenti libri di poesia: Ombre di sera I, Entra nel delta il flusso della neve, Giovanni Paolo II-La testimonianza, Crocifigge il vento le nostre aspirazioni, Cavalca l'onda ululando la bufera, Cà dé Micheli, Verona e il suo fiume, Luca-talvolta il tempo è un’immagine che torna, Il primo brivido ricordo e lo sgomento, Sdinse, Sapore di nebbia, Attimi di dubbio e di certezza, e "Settepoesie", un CD di brani poetici, musicato da Nicola Nicolis.
Ha scritto tre saggi su Clemente Rebora, uno su Dino Campana, su Camillo Sbarbaro, sul Matrimonio Canonico, sull’Africa che muta: Cedeao, sulla Realtà ultima dell’uomo.

E’ cavaliere della Repubblica e del Sovrano Ordine del Recioto

CARESSARTE

Spero che n’onda del mar
sbalsando da la sabia
a caval la te ciapa, tenarina,
par portarte a riva, sensa dano,
e libararte dal pensier de cossa far.

Spero che l’aria
sbrissiando tra le piope,
la possa cocolarte, delicata,
farghe le moine ai to zenoci,
come fa la bavesela spetenà,

che la gira caressando la to casa
sigando al mondo la so felicità,
che la core a sbalesar el gran che cresse
come na macia che se slonga de caresse
se la scolta la canson ch’en fià de vento là portà.

E fin che scolto el sussurar de la natura
te tegno streta: gò de perdarte paura.

Gilberto Antonioli

NEL TUO SGUARDO

Se i miei occhi io depongo nel tuo sguardo
m’imprigiona una brama di contatto
che scende prepotente scivolando
fra pensieri d’impazzite frenesie

mi coglie, allora, un desiderio di promesse
che con ardore dagli occhi tuoi m’attendo

se rispondi cancellando il mio sgomento
con l’immagine d’incantevoli adesioni
tu spalanchi le cerniere dell’incerto
e t’immergi nell’incanto dei miei sogni

io mi spoglio dal fragore dei miei dubbi
e t’avviluppo dentro spazi di piacere

Gilberto Antonioli
Katia Belloni
Originaria di Rovigo è autrice di poesie e articoli su poeti ed artisti, collaborando con alcune riviste letterarie.
Ama la poesia e tutto quello che ne fa parte.
POVERTA'

Ho incontrato un bambino
che chiedeva elemosina.
La gente nemmeno lo
guardava, sembrava
un fantasma.
Mi avvicinai a lui,
gli chiesi come si chiamava,
ma non rispose.
C’era molto buio
nei suoi occhi…
nel suo mondo esisteva
solo quella manina
che chiedeva aiuto!
Diedi nella sua
mano dei soldi;
lui mi guardò e disse:
“grazie oggi posso mangiare”.



Quando sentii quelle parole
Il mio cuore si riempì
di dolore e tristezza.
La povertà è brutta
Per tutti, ma per un
bimbo ancora di più.
Quando incontriamo
un bambino, non facciamo finta
che non esista,
perché un povero
è uno di noi!
Diamogli qualcosa
e pensiamo che
potremmo essere noi,
un giorno
nella stessa povertà!

(Katia Belloni)
Lucia Beltrame Menini
Coltiva da sempre l’amore per le discipline classiche, per la letteratura, la storia, la poesia e i viaggi. Partecipa alle varie iniziative culturali della città, fa parte del Cenacolo di Poesia Dialettale ”Berto Barbarani” di Verona.
Giornalista pubblicista, collabora dal ’95 alla rivista di cultura e tradizioni venete Quatro Ciàcoe.

Ha pubblicato:
Poesie in dialetto veronese
- Via Larga, 14 (Grafiche Stella, Legnago-VR, 1996)
- Come neve de piope (Panda Edizioni, Padova, 1999)
Poesie in lingua italiana
- Per mari mai visti (Panda Edizioni, Padova, 2003)
Narrativa in dialetto veronese
- La me tera - La me gente (F.lli Corradin Edit., Urbana-PD, 2005)
Ricerche storiche
-Ta-pum. Lettere dal fronte - Contributo morubiano nella Grande Guerra (Panda Edizioni, Padova, 2001 e 2003)
- Adorata Luigia - Mio diletto Antonio, Storia d’amore  e di guerra 1910 -1919 (Panda Edizioni, Padova 2001)
- Don Luigi Mozzambani (Panda Edizioni, Padova 2003)
- Della vita un canto - biografia di Giorgio Menini per immagini e testimonianze (F.lli Corradin Editori, Urbana-PD, 2008)
- LA GUERRA... e la vita pulsava Voci morubiane nella II Guerra Mondiale (F.lli Corradin Editori, Urbana-PD, 2009)
NOSTALGIA

Poi che fu tempo
di gesti condivisi,
del tuo sorriso chiaro,
della tua voce
con ilare battuta
e lo sguardo che è stato
mia certezza,
tutto mi porto addosso
come una pelle mia.

Brucia la nostalgia
della tua tenerezza,
di mani fuse
con sapore d’intreccio
e di baci che sanno
di pioggia...

E’ l’ora che non fugge
a darmi ancora tutto:
vivo di rendita,
incatenata qui
sulla zattera dei ricordi,
bruciata dal rimpianto,
poi che tu fosti un giorno
acqua mia.

Lucia Beltrame Menini

COME NEVE DE PIOPE

L’era gran fredo
el dì del grande sòno.

T’eri finìo
de oci e de parola.

S’à scancelà de bòto
la memoria
soto i denti da lupo
de la morte.
Ingorda
senza cor
e po’ maregna,
la t’à portà nel giazo
del so inverno,
lassando al posto tuo
el silenzio longo
e tante righe bianche
nel saludo.

Te si ’ndà via cussì
fruà de croce
e l’ùltimo respiro,
el piassè curto,
el n’à butà nel vento
come neve de piope.

Lucia Beltrame Menini
MariaTeresa Biasion Martinelli
Scrive dal 1990 e partecipa ai concorsi dal 1993 con eccellenti risultati.
E’ Associata da molti anni alle Associazioni "Penna d'Autore" e "Carta e Penna". Ha collaborato con vari autori scrivendo molte introduzioni, recensioni e postfazioni per i loro volumi.
Nel 2006 ha collaborato con la Dott.ssa Cristina Contilli alla realizzazione dei volumi: “Alessandro Poerio – Poesie Scelte” e “Antologia delle poetesse romantiche italiane”, per la Collana: “Riscoprire l'Ottocento”, Carta e Penna Editore e di due volumi su Ugo Foscolo,  per una casa Editrice greca.
Collabora con la rivista “Il Salotto degli Autori”.

- nel 2004 il racconto "Immagini allo Specchio" viene inserito nel volume "Io allo Specchio - racconti di donne" selezionato dalla scuola Holden di Milano;
- nel 2005 ha vinto IL XVIII Trofeo Internazionale Poesia ed Arte a Milano – Borgo degli Artisti per la poesia. Premio assegnato all’artista che nel Concorso “Settembre a Milano”  è risultato migliore in assoluto per l’anno in corso.
- nel 2008,  pubblica la raccolta di racconti: “Frammenti di Vita”, per aver conseguito il 1° Premio nella sezione a tema del Concorso “Prader Willi 2007”;
- nel 2009 si classifica seconda nell’8° Premio Letterario di Intimità, settimanale ad ampia diffusione nazionale, col racconto: “Clarissa e l'amore più grande", scelto dapprima da una giuria di qualità, insieme ad altri tre, poi votato dalle lettrici;
- nel 2010 consegue il “Premio alla carriera” da Radio Italia 1 di Torino e il 2° Premio nel Meeting di Poesia: “Il Club dei 100”, come poetessa dell’anno.

E’ presente in varie antologie ed ha a pubblicato quattro raccolte di poesie:
Paesaggi dell’Anima (1999)
Pagine fra Le pagine  (2001)
Nei miei versi la mia Anima (2003)
Arcobaleno di Versi (2007)

LA MIA TERRA

Ha il sapore dei boschi,
la mia terra,
del verde dei pini e degli abeti,
del candore delle nevi eterne,
negli inverni, aridi di sole
E’ avvolta dai profumi,
la mia terra,
sprigionati dalle bacche di ginepro,
nelle estati, tiepide di vento.
Ha la forza dei monti,
la mia terra,
nella pietra è intagliata
la sua storia.
Ha ferite profonde,
la mia terra,
trincee scavate
nei cuori della gente.
E’ terra di confine,
la mia terra,
intrisa del sangue dei suoi figli,
caduti, in epoche lontane,
e del sudore di fatiche contadine
negli autunni, screziati dai colori.
E’ terra di emigranti,
la mia terra,
dolente di lacrime e d’addii,
nel sogno di ritorni mai avvenuti.
Ha un cuore di dolore,
la mia terra,
nascosto nelle pieghe
dei ricordi.
Ma rinasce a primavera,
la mia terra,
perché è nel pianto
che si genera la vita.

Mariateresa Biasion Martinelli

LE TUE STAGIONI

Nel grembo del tempo
respira la vita:
alito dell’anima
che si schiude al mondo,
protetta da acque
tranquille,
dove non scorrono
impetuose correnti.
A spiagge d’amore
approderai,
piccolo cuore,
che all’unisono
palpiti
con un altro cuore.
Scrigni di sogni
racchiudevano
il seme del futuro,
prima
che tu esistessi.
Nascerai nella luce
e
tenere ninne-nanne
allieteranno
le tue primavere.
Nelle estati
del tuo divenire,
temerai
di essere solo,
ma dolci ombre
faranno scudo
ai tuoi giovani passi.
e
negli autunni sereni,
aspetterai
il tuo inverno,
ricordando quel grembo
che t’ha dato la vita.

Mariateresa Biasion Martinelli
Luciano Bonvento
Da anni si dedica alla poesia, nella quale ritrova se stesso e l’amore per le cose, il calore e le immagini della propria gente, le realtà della sua terra che di giorno in giorno vive.
Ha partecipato a diversi premi letterari ottenendo lusinghieri risultati con molti primi premi.
Tra i principali da citare:
Premio A Cortella – Premio G. Modena - Premio Città di Muggia – Premio Città di Maresca – Premio Raise  – Premio Sissa – Premio Città di Trino – Premio Athesis 77 – Premio di Brendola - Premio Città di Massa Lombarda … e altri ancora oltre a segnalazioni e premi speciali.
Ha condotto un programma radiofonico dedicato alla poesia.
Ha pubblicato tre raccolte che hanno ottenuto sinceri e incoraggianti risultati: EROE DE CARTA - APÉNA  CHE… -  MEMORIE POLESANE.
Da diversi anni è corista e Poeta del Gruppo Musicale Popolare "CANTE & CIÀCOE" di Rovigo il quale si dedica  a far conoscere le tradizioni, attraverso concerti di musiche popolari, poesie e brevi racconti  ironici.
L’AQUILONE

Sulle rampe dell’Adige
dove l’erba cresceva
come le mie speranze e i miei sogni
io ebbi corse di libertà
nella fanciullezza.
Si alzava l’aquilone
su cieli tersi di primavera
e
fra grida festose di bimbi
aveva giochi
per immagini d’infinito
tra le braccia del vento.
Ricordo quei tempi
ricordo l’aquilone
il suo volare pazzo
la sua voglia di liberarsi
dal filo che tenevo
stretto nella mano
ed io ridevo
gridavo
correvo
tenendolo prigioniero del mio gioco.
Ma nella corsa al domani
la vita invertì quel gioco.
Ora mi accorgo che anch’io
sono  un aquilone
tra le braccia del destino
ma il filo non so
chi lo tenga nella mano.

Luciano Bonvento
SE ON GIORNO...

Nó caminarme davanti, amigo,
podaria nó èssare bòn
de tenere el tó passo;
nó caminarme dedrìo, amigo,
podaria nó savére dove te porto;
caminemo fianco a fianco,
staremo sempre insieme.
Se on giorno, amigo,
te vegnésse vòja de pianzare,
ciamàme.
Nó te prometo de farte ridare,
ma podaria piànzare có ti.
Se on giorno, amigo,
te vegnésse vòja de scanpare,
ciamàme.
Nó te prometo de fermarte,
ma podaria scanpàre có ti.
Se on giorno, amigo,
te vegnésse vòja de nó parlare più,
ciamàme.
Nó te prometo che starò bòn
che nó te farò gnànca na domanda...
Ma...
Se on giorno... amigo mio,
ti te me ciàmi e mi nó te rispondo,
çercàrme de corsa:
forse "mi„ go bisogno de ti.

Luciano Bonvento
Fiorella Carcereri
E' laureata in Lingue e Letterature Straniere. Ha svolto per molti anni l’attività di traduttrice per poi dedicarsi a tempo pieno alla sua più grande passione, la scrittura, che ama in ogni sua forma e potenzialità. E’ appassionata di letteratura da sempre e i libri sono parte integrante della sua vita.
Scrive poesie e racconti, parecchi dei quali sono risultati vincitori di concorsi letterari e sono pubblicati su svariate antologie.  Ha al suo attivo pubblicazioni, moltissime raccolte antologiche, partecipazioni a programmi televisivi locali e collaborazioni con siti e blog letterari.
La sua pagina facebook: https://www.facebook.com/fiorella.carcereri
Pubblicazioni:
-“Senza rete, silloge di poesie vincitrice del “Premio Matteo Blasi 2012”, pubblicata da Edizioni Ensemble nel marzo 2013;
- “Amore latitante”, romanzo pubblicato da Edizioni Arpeggio Libero nell’aprile 2013;
- “Con le spalle al muro”, romanzo pubblicato da Sensoinverso Edizioni nel marzo 2014.

Tra i Premi:
Matteo Blasi 2012” (Edizioni Ensemble, Roma)
Vincitrice assoluta della Sezione di Poesia con la silloge “Senza rete” (dicembre 2012)
Laurentum Di Poesia 2012” (Roma)
Finalista della Sezione “Social Network” del Premio Laurentum di Poesia (dicembre 2012)
E' SEMPRE PIU' DIFFICILE

E’ sempre più difficile
combattere e difendersi
in questa fabbrica di mostri,
in questo nido di serpi,
in questo universo di falsi profeti.

E’ sempre più difficile
scorgere il vero
nella fitta cortina
di nebbia della falsità.

E’ sempre più difficile
trovare un motivo per sorridere
in questo teatro dell’assurdo.

E’ sempre più difficile
trovare una ragione per vivere
in questo mondo violento e violentato,
stravolto, capovolto e calpestato
che non mi appartiene
e che non sento più mio.
Fiorella Carcereri
(Edita in “Senza rete”, Edizioni Ensemble, 2013)
GRATITUDINE

Ti sono grata
per ogni tuo sorriso.
Grata per ogni volta
che abbiamo fatto l’alba insieme,
per ogni tuo saluto,
per ogni tuo silenzio.

Ti sono grata
per tutte le volte che
mi hai sostenuta
ed anche per quelle
in cui sei fuggito via
per non farmi più male.

Ti sono grata
per ogni momento
condiviso con te
ed anche per tutti
gli attimi non condivisi
ma in cui ti sapevo presente.
Infinitamente grata.

Non sempre lo ero prima,
perché tutte queste cose
sembravano ovvie,
ma la tua assenza mi ha insegnato
a non considerare mai niente come ovvio.

Ora so che alcuni ricordi
sbiadiscono o scompaiono del tutto…
Penso sempre a te,
per saperti con me.

Fiorella Carcereri
(Edita in “Senza rete”, Edizioni Ensemble, 2013)
Armando Dittongo
Insegnante elementare in pensione, si interessa da tempo di poesia, narrativa e teatro.
Scrive i suoi versi come un diario intimo di conoscenza, come volontà di interrogarsi e come desiderio di trovare delle risposte, ricercando sempre un suo stile personale.
Ha al suo attivo decine di pubblicazioni letterarie che hanno ottenuto vari riconoscimenti in diversi Concorsi Nazionali.
Scrittore di testi teatrali, ha dato vita al gruppo teatro “La Roncola”. Il gruppo ha recitato in più di settanta spettacoli, rappresentando anche alcuni suoi lavori: Cave, Non basta, E' mezzogiorno, L'ultimo Natale...
Due sue commedie hanno ottenuto il Primo Premio: “Chiuso giardino” al concorso Il Convivio e “El mosca” al concorso città di Avellino.
Negli ultimi anni si è dedicato anche alla narrativa. Nei cinque romanzi pubblicati (e più volte premiati), il paese è il microcosmo nel quale si muovono personaggi reali e di fantasia, in situazioni che riprendono e ripercorrono momenti e problemi della realtà locale.
E' stato per dieci anni presidente della Biblioteca Comunale di Ronco all’Adige (VR). In questo ambito ha curato la stampa del volume sui Reduci (Memorie Lontane) e sul poeta Vito Marchetto (Vito da Vita - un uomo, un poeta).
Nel 2006  ha ottenuto a Vasto il "Trofeo Histonium alla Carriera per la poesia" che va ad aggiungersi alle centinaia di premi e riconoscimenti ricevuti.
Armando Dittongo da qualche anno è amico in poesia col nostro gruppo, con lui abbiamo collaborato organizzando vari eventi poetici. Con il suo attento e sensibile spirito letterario ha redatto, e pubblicato dalla rivista il Convivio, accurate recensioni sulla nostra antologia “Di trasparente silenzio” e sul libro di Nadia Zanini “ El capelin de paja”
Per approfondire la conoscenza dell’autore Armando Dittongo vi rimandiamo al suo sito:
IL  LAMPIONE

Daniel, bambino
filippino di un mondo
lontano, cerca ogni sera
la luce del suo lampione
per poter svolgere i compiti
su quattro legni inchiodati
che gli fanno da scrittoio e da casa.

Cerca la sua luce ogni sera
per non perdersi
nelle nere ombre
che la mia indifferenza
alimenta mostruosamente,
come polipo
dai mille tentacoli.

Non ci sono più alibi
e in quell’angolo
ai confini della terra,
quel lampione vuole solo
un po’di luce del mio sole…
prendilo tutto, Daniel,e illumina
tutti i bimbi del mondo.

Armando Dittongo
DA  DOVE  VENGONO?...

Da dove vengono quei muri
che rompono
l’incompiuta Europa?...
Spazzato quello di Berlino,
si è spento nell’illusione
il vento
e ferma è l’aria.

Immobili le fronde,
ferme le rondini in cielo,
afone le voci,
asfittici gli animi,
chiuse a riccio le bandiere.

Sorgono i muri
come funghi
a rubare il sogno
di terre aperte
dove corrono i cavalli,
criniere al vento.

Da dove vengono quei muri?...

Armando Dittongo
Ines Scarparolo
Fa parte del Cenacolo dei Poeti Dialettali Vicentini e di numerose altre Associazioni Culturali locali, regionali e nazionali.
Fin dal 1995, partecipa a concorsi di poesia e narrativa, sia in lingua che in dialetto, conseguendo circa quattrocento riconoscimenti, tra i quali sono più di una sessantina i primi premi.
Dal 1997 è collaboratrice attiva del mensile in dialetto veneto “Quatro Ciàcoe” del Gruppo Editoriale Padova di Camin (PD).
Nel 2009, al Premio Histonium di Vasto (CH), le viene conferito il Premio Histonium d'Oro per Meriti Letterari.
Nel 2010, la Provincia di Torino le assegna il Trofeo Letterario Internazionale Penna d'Autore “Premio alla Carriera”.
Ha pubblicato una decina di volumi di poesie in lingua e in dialetto, un libro di racconti brevi e un saggio sui modi di dire in dialetto.
Fa parte di Antologie e Quaderni del Cenacolo Poeti Dialettali Vicentini.
Ha curato due antologie poetiche ed un saggio su un'autrice vicentina dell'Ottocento.
Tre sono i suoi volumi dedicati all'infanzia: due raccolte poetiche in lingua e in dialetto e un libro di fiabe, stampato nel febbraio 2010 e risultato vincitore al Concorso Internazionale Poetico Musicale di Basilea.
Tre sue poesie per l'infanzia sono state musicate per cori di Voci Bianche.
Quale vincitrice di un secondo premio al Concorso Nazionale “Poesie d'Amore” di Penna d'Autore di Torino, nel 2010 le viene prodotto, nella collana “La Voce del Poeta”, un audio-libro che raccoglie venti tra le sue migliori poesie.
Alcuni suoi lavori poetici sono pubblicati su testi adottati nella scuola primaria, altri sono stati tradotti nelle principali lingue: inglese, francese, tedesco, spagnolo, portoghese, rumeno, greco moderno, pharsi.
Molto positive le recensioni critiche ai suoi volumi da parte di numerosi esponenti dell'ambiente letterario.
COME NA FOJA

On rèfolo garbo de vento
na spirià tènara de sole
el canto sifolin de on petarèlo,
la trasparensa de na làgrema
che so la pele trema,
el tùrbio de la rabia
che rósega inte l'ànema...
La xe la storia
dolse e rùspia de 'a me vita...
E mi
me lasso 'ndare
come na foja
che casca
e zola drìo del vento...
Speto che 'ncora ti
vardàndome 'te i oci
te me disi
che no 'a xe stà, no
na buzaràda
el nostro amore.

Ines Scarparolo
PETALI DI ROSA

Tra le mani ho racchiuso
vellutati petali di rosa.
Li ho gettati a manciate
lungo le vie,
ricoprendo il cemento
di fragranze e colore.

Su quel soffice prato
ho adagiato i miei sogni
e ho atteso che il vento
li facesse danzare.

Poi, a terra caduti,
li ho raccolti, uno a uno.
Ora, polvere di sogni
e petali di rosa
mi riempiono le mani
ma non c'è più
profumo.

Ines Scarparolo
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